Perché friggere con l’olio extra vergine di oliva?

Olio extra vergine di oliva o olio di semi? Quale è meglio utilizzare per la prossima frittura? Per noi non c’è partita: la soluzione migliore è l’olio extra vergine d’oliva. Vediamo insieme perché.

Una questione di punto di fumo…

L’olio EVO è l’unico in grado di raggiungere alte temperature e con esse un punto di fumo molto elevato, superiore ai 190°C, a differenza di altri olii: minore è l’acidità libera, più alto è il punto di fumo. 

Il punto di fumo è la temperatura in cui i grassi dell’olio bruciano, creando una sostanza tossica e dannosa per il nostro organismo chiamata “acroleina”. È quindi importante evitare che l’olio raggiunga questo punto e cercare di tenere la temperatura del liquido attorno ai 170°/180°.

Tenere d’occhio la temperatura dell’olio non è l’unico modo per evitare la formazione dell’acroleina. Un altro accorgimento è evitare di aggiungere peperoncino o erbe aromatiche al liquido. La presenza d’acqua tipica di questa sostanza, infatti, abbassa il punto di fumo. Per questo motivo, la frittura di pietanze ricche di acqua come pesce e verdure è più delicata di altre e richiede un’asciugatura ottimale degli alimenti. 

…e di qualità che rimane intatta!

Un altro motivo per scegliere l’olio extra vergine d’oliva per friggere è l’alto livello della sua qualità. Al contrario di altri olii, infatti, l’olio EVO rimane in gran parte intatto, perdendo solo pochissime caratteristiche organolettiche. È utile ricordare che questo tipo di olio funge anche da protezione per il cuore, è ricco di polifenoli, è adatto all’alimentazione dei bambini e aiuta a prevenire i tumori alla pelle. 

Consigli di utilizzo

Quando si parla di frittura, consigliamo la sostituzione dell’olio ogni qualvolta si scurisce, diventa viscoso o produce del fumo durante la cottura. È bene evitare di mischiare l’olio nuovo con dell’olio precedentemente utilizzato e riempire troppo la padella. Per non incorrere in un innalzamento delle temperature, infatti, suggeriamo di tagliare gli alimenti in misure uguali, per avere gli stessi tempi di cottura.

Molti in Italia sono ancora poco abituati a considerare l’olio extra vergine d’oliva come olio da frittura. Date le qualità del prodotto, speriamo che questa usanza cambi al più presto. 

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