I nemici dell’olio: come conservare l’olio extravergine d’oliva

Una breve guida su come conservare l’olio extravergine d’oliva per preservarne al meglio tutto il gusto e le qualità

Abbiamo appena preso un ottimo olio extravergine d’oliva, l’abbiamo portato a casa e ora vogliamo conservarlo nel migliore dei modi. Come fare? Quali sono gli accorgimenti di cui dobbiamo tenere conto per poterlo gustare al meglio? Qui vi elenchiamo quelli che sono i peggiori nemici dell’olio, ciò che dovete evitare se volete che il vostro acquisto duri a lungo senza perdere un briciolo di sapore.

L’ossigeno
L’ossigeno, assieme alla luce e al calore, è la causa principale dell’ossidazione, il fenomeno che rende rancido l’olio extravergine d’oliva. L’ossigeno, infatti, ossida gli acidi grassi alterando la composizione chimica dell’olio. É per questo che non è saggio conservare l’olio in contenitori semivuoti, in grado di incamerare grandi volumi d’aria. In generale, è meglio conservare l’olio extravergine d’oliva in piccoli recipienti (le oliere in acciaio sono perfette), da richiudere attentamente subito dopo l’utilizzo. Per eliminare l’ossigeno dalla bottiglia, inoltre, possiamo utilizzare i tappi sottovuoto con meccanismo a pompa.

La luce
Vi siete mai chiesti perché per l’olio extravergine d’oliva si utilizzano bottiglie di vetro scuro? Semplice: la luce è un altro dei nemici dell’olio, responsabile dell’ossidazione tanto quanto l’ossigeno. Le bottiglie vanno quindi conservate al buio, in un luogo fresco e asciutto, al sicuro dalla luce diretta, indiretta o artificiale. Per conservare l’olio d’utilizzo quotidiano, quindi, meglio scegliere dei piccoli recipienti in acciaio, latta, porcellana o vetro scuro.

Il calore
L’olio extravergine d’oliva non ama gli sbalzi di temperatura. Il calore è la causa principale di alterazioni di colore e di gusto, mentre con il freddo l’olio tende a solidificare e si potrebbe danneggiare. Per questo va conservato in un luogo fresco, come ad esempio una cantina, e lontano da caloriferi e da qualsiasi altra fonte di calore. La temperatura ideale per una corretta conservazione dell’olio varia dai 14 ai 18 gradi.

La plastica
Abbiamo detto che l’olio, una volta acquistato, andrebbe travasato in piccoli recipienti, purché non siano di plastica. Questo materiale infatti non è il migliore per conservare l’olio, anzi: il PET e il PVC possono rilasciare sostanze nocive, specialmente se i recipienti sono vecchi, consumati o riutilizzati più volte. Inoltre i contenitori in plastica sono quasi sempre trasparenti, perciò per l’olio vanno evitati.

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