L’olio di oliva per i bambini, ne abbiamo parlato con un pediatra

L’olio di oliva è uno dei principali e più comuni ingredienti usati per condire le pietanze, importante nell’alimentazione dei nostri bambini così come in quella di tutta la famiglia.

Soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza, i lipìdi sono importanti per l’organismo e il loro apporto dovrebbe rappresentare il 30% delle calorie giornaliere, diminuendo con l’età adulta fino ad arrivare al 20-25% circa.

Sappiamo che l’olio di oliva viene ricavato dalla spremitura delle olive, ovvero il frutto della pianta dell’ulivo. La differenza tra olio di oliva ed extra vergine di oliva è che il primo è un mix di oli che hanno subito un processo di raffinazione per eliminare dei difetti chimici e di oli puri non trattati (in percentuale davvero bassa!), mentre l’extra vergine viene ottenuto direttamente dalle olive, dalle prima spremitura a freddo, con processi meccanici, ma assolutamente senza sostanze e procedimenti chimici. Quando compriamo l’olio di oliva dovremmo quindi scegliere l‘extra vergine spremuto a freddo, è in assoluto il migliore, così da giovare di tutte le proprietà nutritive possedute dalle olive non trattate.

L’olio evo è tra i primi ingredienti per le pappe con cui iniziamo lo svezzamento dei nostri piccoli, questo perché è il grasso che viene tollerato meglio dal loro apparato digerente ancora poco sviluppato, infatti protegge le mucose dell’intestino e riduce l’acidità gastrica. È molto utile per contrastare la stipsi regolando tutte le funzioni intestinali. Inoltre, durante l’infanzia, è un ottimo alleato per l’accrescimento corporeo, per la formazione delle ossa e per lo sviluppo del sistema nervoso. Aggiungendo a crudo quest’olio nelle prime creme, minestrine e altre pappe, aiutiamo a far assorbire meglio dall’organismo le vitamine liposolubili come la A, D, E e K.

Questo alimento è poi ricco di omega 3, davvero essenziali per migliorare le funzionalità del cervello, per la composizione cellulare, per sviluppare le azioni neuro-psico-motorie e per la strutturazione della retina; ancor più nel periodo che precede l’introduzione al pesce, anch’ esso molto ricco di questa sostanza.

Il miglior modo per utilizzarlo è assolutamente a crudo, soprattutto fino a 2 anni, ma può andar bene anche per le cotture avendo un punto di fumo elevato, infatti al di sotto dei 220* non produce sostanze tossiche per l’organismo, quindi è l’olio più adatto anche per la frittura (le poche volte che la sceglieremo come metodo di cottura!)

Ricordiamo che è pur sempre un alimento ricco di grassi e dall’altissimo valore energetico, quindi è bene rispettare le dosi suggerite dai pediatri, pari a 2 cucchiaini al giorno; una volta cresciuti i nostri piccoli potremo aumentare gradualmente arrivando ai 3 cucchiai degli adulti.

 

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