Abbinamento: distinguiamo 3 tipi di olio

Ritorniamo al tema dell’abbinamento e iniziamo con gli oli dal fruttato leggero.

Si tratta di oli che si abbinano bene a cibi dal sapore e dal profumo delicato, quindi a pietanze dalla struttura leggera, preparati con cotture semplici. Pensiamo ad una frittura di verdure a grana fine, alla preparazione di una salsa, di una maionese, o di un risotto e di un pesto. Ben si sposano alle carni bianche, cotte in padella oppure ai ferri, o a pesce di lago e pesce azzurro. I fruttati medi sono oli che hanno maggiori abbinamenti, potendo sostituire i leggeri e gli intensi, ed incontrando il gusto di molti. Hanno rotondità, fragranza e sono più resistenti a cotture impegnative, al calore più intenso. Sono abbinati a minestre di verdure, zuppe di funghi, a brasati, a crostacei, a frittate. I fruttati intensi invece, decisi nel profumo e corposi nella struttura, sono oli che hanno note amare e piccanti accentuate, quindi amano cibi altrettanto strutturati, con aromi importanti, persistenti, che non temono cotture ad alte temperature e concentrate. Certo non vanno bene per condire l’insalata, tuttavia se avete della fresca rucola di campo, ecco trovato un delizioso abbinamento. Accostateli a cibi come la pasta e fagioli, al sugo di selvaggina, alla carne di selvaggina e al maiale. In sintesi, annusate e assaggiate sempre l’olio prima di condire, per poi accompagnare propriamente il cibo secondo la sua natura.

 

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