Ritratto di un autore e il ricordo dell’ulivo

 

Giorni fa è apparso in televisione un documentario-ritratto dedicato a Mario Rigoni Stern. L’autore veneto parla della sua vita, della sua formazione tra le montagne, della vita di compagna sull’altopiano di Asiago. Un luogo emblematico, un microcosmo di esperienze sentimentali ma anche di osservazione della natura, di cui Rigoni Stern è talvolta voce e coscienza. Ma Mario Rigoni Stern riflette anche su questo presente, parla di natura, memoria e responsabilità. La responsabilità nei confronti dell’ambiente, la dignità del lavoro in agricoltura. Ci piace ricordare, tra le sue opere più significative, Arboreto salvatico, una raccolta di racconti pubblicata nel 1991. Ogni racconto è dedicato ad una pianta diversa, tra cui l’ulivo, e fornisce il pretesto per raccontare vicende personali e ricordi dell’autore.

“A quindici anni si è innamorati di tutto; ma se di tante cose con il passare del tempo ci si può disinnamorare, l’ulivo è l’albero che ancora mi rinnova quella prima emozione ogni volta che lo ritrovo.”

L’ulivo, M. Rigoni Stern, da Arboreto salvatico

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