Anche quest’anno ci permettiamo di rinnovare l’invito a non accettare a tavola, al ristorante e in pizzeria, le tristissime ampolline dell’olio, magari anche non proprio pulite. Non vogliatecene a male, ma è una scena che pian piano ci auguriamo sparisca dalla nostra ristorazione. Non abbiamo certo la pretesa di avere sempre le carte degli oli evo, che vorremmo però poter trovare sempre di più nella ristorazione, accanto a quella del vino, delle grappe etc. ma almeno abbiamo l’auspicio di trovare sempre una bottiglia confezionata ed etichettata a norma, che una volta terminata non venga riempita nuovamente, forse con oli di dubbia provenienza. Per chi vuole crescere e migliorare nell’ospitalità e ristorazione sarà sempre più importante coltivare la clientela competente, che apprezza le differenze, che porta a maggiori soddisfazioni e che ha voglia di imparare e conoscere. Parliamo anche di un turismo esperienziale che è curioso, attento e consapevole e ha bisogno di capire per poter affidarsi a ritornare. C’è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto nella formazione del personale di sala.