Pastrengo si vestirà di arancione per la Festa della Zucca, che animerà la località di Piovezzano dal 30 agosto al 10 settembre tra degustazioni, artigianato, intrattenimenti e un imperdibile Carnevale di fine estate.
Per 12 giorni consecutivi, in località Piovezzano al parco, si potrà scoprire l’amatissimo ortaggio in tutte le sue possibili declinazioni. A partire dalla cucina, ovviamente, con risotto, tortelli, ravioli e gnocchi di zucca, pasticcio con zucca e gorgonzola, arancini e vellutata di zucca, spezzatino di carne con zucca e polenta, marmellate, mostarde, torte, gelato, pandolce e tanti altri sapori a tema. E insieme a “Zuccagusto” ci sarà spazio anche per “Zuccafolk”, una vera e propria festa popolare che vedrà protagoniste le zucche vestite, decorate e intagliate; come a un concorso di bellezza, ci sarà spazio per il concorso che eleggerà la zucca più grande, quella più bella e quella più originale della manifestazione.
Il tutto senza dimenticare “Zuccarte” – con zucche scolpite sul posto il sabato e la domenica da maestri intagliatori, corsi di intaglio per grandi e piccini, banchetti di hobbisti e libri, ricette e semi di zucca – e “Zuccabimbi” con servizi di baby-sitting e di animazione con trucca-bimbi, magie e giochi.
Il 2 settembre tornerà l’appuntamento con il Gran Carnevale di storia e folklore, con la sfilata delle maschere, il concorso che eleggerà i migliori gruppi e la degustazione dei caratteristici gnocchi alla Radex, offerti dalle maschere reggenti: la Giuditta Gnoccolara e il Conte Radex Von Kraut.
La kermesse della Festa della Zucca ebbe inizio 27 anni fa come festa dell’Uva: ben presto, però, le più goliardiche zucche presero il posto della prosaica uva, divenendo le protagoniste di una manifestazione che fonde sapientemente gastronomia, folklore, tradizione, cultura e divertimento. Una buona occasione, insomma, anche per andare alla scoperta di Pastrengo, che sorge nei pressi del Lago di Garda e del Monte Baldo, a pochi chilometri da Verona. Un luogo legato a doppio filo alle Guerre di Indipendenza che si combatterono in questo tratto del Veneto, e che hanno lasciato segni indelebili come le suggestive fortificazioni asburgiche e il Telegrafo austriaco, oggi restaurato ed attrezzato a Museo risorgimentale didattico.