Lo possiamo capire ripercorrendo il ciclo vitale di una pianta che, ricordiamoci, può vivere anche centinaia di anni.
L’olivo ha infatti un ciclo vitale molto lungo. In natura le piante che si originano dal seme, nelle prime fasi di sviluppo investono le proprie energie prima di tutto nella crescita delle radici e poi in quella cosiddetta “aerea”, quindi i rami. Lo scopo è quello di occupare, nel minor tempo possibile, lo spazio attorno a lui. Crescerà allungando le radici e dei germogli che portano la pianta ad uno stato adulto in alcuni anni. Nella pianta adulta arriva l’esigenza di equilibrare l’accrescimento vegetativo quando la pianta a fruttifica. Quando l’attività produttiva è troppo elevata, ci sono troppe olive, rispetto alle foglie, si riduce la differenziazione a fiore delle gemme e si pregiudica la produzione dell’anno successivo. L’opposto caso, troppe foglie, comunque pregiudica la produzione. Si rende quindi necessario gestire la chioma della pianta per cui la potatura e le sue diverse tecniche sono assolutamente importanti.