Cosa contiene l’olio extra vergine di oliva? Prendiamo spunto dall’articolo uscito su Corriere.it nella rubrica dedicata alla salute, per approfondire meglio le qualità dell’olio extra vergine d’oliva. Partiamo dalla sua composizione chimica: l’extra vergine è composto al 99% circa da lipidi, di cui oltre il 70% è rappresentato da grassi monoinsaturi, cioè quelli che vengono considerati grassi che fanno bene. Tra questi è presente in primo luogo l’acido oleico; solo il 15 % circa dei lipidi è costituito invece da grassi polinsaturi, come l’acido linoleico e alfa-linoleico.
I grassi monoinsaturi (presenti anche nel pesce), nell’ambito di una dieta equilibrata sono utili a far calare il cosiddetto “colesterolo cattivo” (LDL) e influenzano invece positiamente il “colesterolo buono” (HDL).
In parole povere, il consumo di olio da olive aiuterebbe a contrastare l’azione del colesterolo cattivo, spesso causa di problemi alle coronarie, con il conseguente aumento di rischio di infarto e di altre cardiopatie.