Riportiamo questa bella ricetta del 1600, un’insalata composta solo da erbe selvatiche e dell’orto, da cogliere in primavera, alla germogliatura e quando le foglie sono tenere. Il tutto da condire con sale, pepe, un po’ di aceto e l’olio l’extravergine di oliva monovarietale di Casaliva Garda Dop .
“Si piglia una parte delle spuntanti foglie della menta riccia, quelle del nasturzio, del basilico, della cidronella; le cime della pimpinella, del dragone, i fiori e le foglie della borana (borragine), i fiori dell’erba stella, i germogli del rinascente finocchio, le foglie della rucola gentile e dell’acetosa e i fiori del rammerino (rosmarino), alcune viole mamole, le più tenere foglie ovvero i cuori della lattuga e simiglianti. Queste rare erbe, ben nettate che siano d’ogni secca foglia e in più acque ben lavate e un poco asciutte con un mondo pannicello di lino, si acconciano come ormai s’è, parlando d’altre, insegnato (…)”
Tratto da Breve racconto di tutte le radici, di tutte le erbe e di tutti i frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano, 1614 di G. Castelvetro