La documentazione della fine del 1500 riporta testi riguardanti “le buone olive del Garda, quelle buone che si confettano in salamoia verdi o mature e nere”.
Si racconta che all’epoca esistessero 6 varietà di olivi:
1- la compostara, nostrana o zentil, molto gustosa
2-il grosso
3- il bombolotto, con un frutto quasi rotondo ma con uno squilibrio nel rapporto polpa-nocciolo
4- lungo
5- de Spagna, con grossi frutti
6- il piccolo compostino, la varietà più diffusa.
Addirittura nel 1586, nell’opera di Adriano Valeriani dal titolo “Le bellezze di Verona” ci si lamenta del fatto che se non ci fossero tutte queste olive da composta da mandare a Venezia o in Lombardia, a Verona non servirebbe tanto olio forestiero. Come sempre i frutti migliori prendevano un’altra strada e venivano “esportati”.
Un’altra piccola curiosità che abbiamo trovato: una guida del Touring degli anni ‘30 menzionava le “notissime olive in composta” del Garda. Un prodotto che per noi è ancora molto importante e per cui puntiamo alla massima qualità.