Il carpione (Salmo trutta carpio) è un salmonide che vive solo nel lago di Garda
e appartiene alla numerosa famiglia dei salmoni, delle trote e dei salmerini. Possiamo senza dubbio dire che è il re dei pesci del Garda, divenuto anche un mito per la difficoltà della sua cattura. Si può pescare da febbraio a giugno e poi dalla fine di agosto a metà novembre. Molto raro adesso, viveva in grandi quantità fino agli anni Settanta nelle acque più profonde del lago, a 200 metri addirittura. Da questi abissi lacustri risaliva in alcuni periodi dell’anno, per la frega, cioè per la riproduzione: in luglio, agosto e in dicembre, gennaio.
Pochi certamente lo avranno mangiato sul serio vista la similitudine con il salmerino e la trota. Ma chi conosce meglio il pesce del lago, sa bene che il carpione ha coda a rondine (il salmerino ce l’ha diritta, a spatola) e carni più rosate.
Lo si cattura con la tirlindana e servendosi del matross, un anello conico su cui è arrotolato un filo di fibra sintetica dove si fissano le esche. In passato questo pesce veniva identificato con il Garda stesso “pigliasi in questo lago, quasi nel mezzo di lui, dove più profonda è l’acqua, un pesce assai prelibato… il quale in nessun altro luogo si piglia” scriveva il Bembo nel 700 e per questo il Garda veniva lodato da letterati e gastronomi come “l’unico carpionista laco”.