Il lago di Garda era frequentato dall’uomo fin dalla preistoria e da tante stirpi diverse. In latino, come molti sanno, era chiamato Benaco, la cui etimologia pare sia celtica e che porti il significato di “punta di corno” per via della sua forma.
Non mancano però riferimenti etimologici più stravaganti che voglio spiegare che il nome Benaco derivi da “bone acque” o dall’espressione “bel loco”. Fra i primi a parlare del Benaco ci furono Polibio nel I secolo a.C. e un secolo dopo Virgilio, poi naturalmente Catullo, che aveva casa a Sirmione.
Il nome Garda subentrò secoli dopo, nell’alto medioevo, forse non prima del XI secolo e deriva appunto da Warda, che in gotico significa “guardia” e proprio “warda” veniva chiamata la rocca che dominava il piccolo omonimo golfo dove si è sviluppata la corte e l’abitato di Garda. Ne “Il vocabolario dei pescatori del Garda” di Criscini si riporta una frase di una cronaca riguardante la discesa di Barbarossa del 1158. Parlando dell’assedio imposto alla Rocca si parla di “supra lacum circa wardam” che è proprio l’etimo germanico parzialmente latinizzato. Il testo si riferisce proprio alla fortezza della Rocca e l’importanza del luogo fece sì che il nome fu trasferito all’intero lago.